Mi rivolgo al neosindaco Francesco Rucco per congratularmi per l’elezione alla massima carica di primo cittadino.
Abbiamo trovato interessanti le sue affermazioni e rassicurazioni durante il confronto tra i candidati del 30 maggio scorso in cui ha ritenuto centrale lo sviluppo della mobilità ciclistica e pedonale per una gestione armonica della viabilità cittadina. Dopotutto converrà con noi che per ridurre il traffico la soluzione e ridurre il numero di auto. Chi lavora per rendere più facile l’uso dell’auto non farà altro che aumentare il traffico spostando le criticità da un nodo ad un altro.

Mi sembra di dire una banalità, ma in realtà le prime affermazioni riportate sulla stampa ci preoccupano perchè vanno nella direzione opposta.

In particolare riteniamo che alcune proposte, se attuate, possano aumentare anziché diminuire il rischio per i ciclisti. Come sapete siamo a disposizione dell’Amministrazione e abbiamo sempre collaborato attivamente con tutte le giunte finora succedutasi nei nostri 25 anni di storia a cui abbiamo illustrato le nostre opinioni in merito a modifiche della viabilità che incidono sulla mobilità dei ciclisti.

Chiediamo quindi che prima di prendere qualsiasi decisione in merito a costruzione / modifica di percorsi ciclabili o di interventi viabilistici di strade percorse anche dai ciclisti di essere consultati anche dalla Sua amministrazione.

Il nostro timore è che vengano prese decisioni da amministratori pubblici che non usano quotidianamente la bici. come invece fanno per fortuna decine di migliaia di concittadini e che quindi non comprendano a fondo le necessita ed i pericoli in cui incorrono i ciclisti ed i pedoni.

Credo sia importante per ogni decisore pubblico avere tutti i punti di vista prima di effettuare delle scelte definitive.
Ad esempio ci preoccupano particolarmente le notizie sul dimezzamento della pista ciclabile di via Vittorio Veneto. Guadagnare un metro di carreggiata non cambia praticamente nulla sul traffico, ma costringerà in poco più di una corsia gli autobus, le auto (che andranno più veloci aumentando il pericolo per utenti deboli) e ciclisti nella stessa direzione di marcia.

Da tempo abbiamo segnalato il problema che da Ponte degli Angeli per salire in via Vittorio Veneto i ciclisti ad un certo punto debbano tagliare la strada alle auto per immettersi a salire sulla pista ciclabile. Dal nostro punto di vista la soluzione è rendere percorribile nei due sensi il tratto di pista presente in Largo Goethe, non togliere una corsia di pista ciclabile fondamentale per permettere ai ciclisti di andare verso la città in sicurezza.

Come FIAB Vicenza riteniamo perlomeno discutibile l’affermazione “ce lo chiede la gente” (citazione dal giornale di Vicenza del 14 Giugno) del suo assessore.

Ricordiamo che a livello nazionale con la proposta del ddl 2658 si sta puntando alla modifica dell’articolo 148 del codice della strada per migliorare la tutela della sicurezza dei ciclisti (norma che vorrebbe il sorpasso dei ciclisti a 1.5 metri di distanza ), non è pensabile che si comprima il traffico già complicato di quella zona in un’unica corsia.

Ricordo infine che adesso esiste la Legge 2 del 2018 che obbliga le amministrazioni a redigere e realizzare un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che comprenda anche un biciplan con misure per la mobilità ciclistica. Quindi è la legge che impone a ciascuna amministrazione di migliorare e mettere in sicurezza la mobilità ciclistica che ha acquisito pari dignità rispetto a quella automobilistica che deve essere disincentivata per lasciare spazio alle persone anziché alle auto.

Rimaniamo in attesa di un incontro urgente auspicando ci ascoltiate con attenzione prima di effettuare qualsiasi intervento.

Marco Galla
Presidente FIAB Vicenza Tuttinbici

 

da “Il Giornale di Vicenza”, 16 giugno 2018