VICENZA

Seconda escursione ciclo culturale della stagione Fiab 2017, accompagnati ancora una volta da Paolo e Francesca. Alla scoperta, in bicicletta, delle ville del Basso Vicentino (e non solo), non tutte così conosciute. Per rendere alla portata di tutti questo itinerario, abbiamo modificato il percorso pochi giorni fa riducendo notevolmente il chilometraggio (da 80 km iniziali a 50 km). Per questo motivo abbiamo optato per ritrovarci direttamente a Sossano, nella Piazza del Comune. La stessa facciata della sede municipale di Sossano, Villa Ferramosca Giovanelli, è degna di nota in quanto, nella sua stesura cinquecentesca, è attribuita al celebre architetto Michele Sanmicheli. Fu poi restaurata nel corso del 1700 da Giorgio Massari (il celebre architetto veneziano di Villa Cordellina a Montecchio Maggiore) negli anni in cui lo stesso progettò la Chiesetta dell’Olmo, che vedremo, dall’esterno, subito dopo. In parte a questa, potremo ammirare anche la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, esempio di stile neo-palladiano (la facciata è del 1946). Lasciata Sossano, proseguiremo alla volta di Orgiano in cui visiteremo la splendida Villa Fracanzan Piovene con il parco annesso, commissionata dalla famiglia Fracanzan all’inizio del 1700, al celebre architetto vicentino Francesco Muttoni (che ritroviamo sempre a Villa Cordellina a Montecchio e a Villa Valmarana ai Nani a Vicenza). All’interno, vedremo anche il Museo della vita quotidiana e del lavoro in Villa. Dopo la visita guidata alla Villa, ci dirigeremo a Bagnolo di Lonigo per visitare l’altrettanto splendida Villa Pisani Bonetti progettata da Andrea Palladio nel 1542 per i fratelli Pisani di Venezia. A seguire la meritata pausa pranzo a Lonigo e per chi volesse, un breve giro a piedi nel centro storico del paese. Riprenderemo dopo un’oretta di pausa la nostra bicicletta e imboccando la ciclabile lungo il fiume arriveremo nei pressi di Sarego, per lasciarci il paese alla nostra destra e proseguire alla volta di Villa Da Porto, detta “La Favorita” a Monticello di Fara. Anche questa Villa settecentesca è attribuita all’architetto Francesco Muttoni e se saremo fortunati (matrimoni permettendo) riusciremo a visitare il suo magnifico parco. Dopo la suggestiva salita alla Villa, scenderemo lungo Via Palladio, che ci permetterà di arrivare in poco tempo a Meledo, dinnanzi alle Barchesse di Villa Trissino, unica parte superstite del progetto mai compiuto per una Villa veneta di Andrea Palladio sulle rive del fiume Guà. Recentemente la Villa è stata sottoposta ad un interessante intervento di restauro e da poco, è visitabile il complesso anche internamente. Lasciate le nostre amate ville, entreremo, nel primo pomeriggio, nel vivo dell’escursione, che mira ad unire l’aspetto culturale e quello naturalistico: imboccando Via Vanderia procederemo in direzione San Gaudenzio verso Cà Vecchie, alla scoperta di un paesaggio rurale incontaminato, facendo tappa all’Oratorio di San Gaudenzio con annessa Giazzara di Sant’Apollonia ambedue del XIII secolo e a Villa Aldighieri eretta all’inizio del 1800. Veniamo alla parte “più impegnativa” del percorso: imboccata Via 4 Martiri (Località Bocca d’Ascesa) affronteremo un piccolo tratto di salita per valicare il colle e giungere in Val Liona. Prendendo infine Via Pederiva ci dirigeremo presso la frazione di Villa del Ferro, a San Germano dei Berici: qui meritano una breve sosta l’Oratorio di San Lorenzo, di origine molto antica, e la cinquecentesca Villa Priuli-Lazzarini. Infine passeremo nelle vicinanze dell’antico Borgo di Campolongo, complesso abitativo costruito sui resti di edifici di probabile origine medievale. Da Via Campolongo procederemo al rientro a Sossano. Per chi vuole fermarsi, seguirà un aperitivo in compagnia.
Ricordo che durante il tragitto vedremo, seppur in lontananza e in posizione sopraelevata rispetto a noi tanti altri edifici, fra i quali Villa Pisani di Lonigo (La Rocca), i Castelli di Montecchio Maggiore, il Castello di Montebello e la Rocca di Brendola.

Percorso: 50 km circa di bicicletta su fondo asfaltato

Difficoltà: media (piccolo tratto in salita per raggiungere la Val Liona)

Ritrovo: ore 9:15 a Sossano, presso il Municipio, in Piazza Mazzini, civico 2

Partenza: ore 9:30 con bicicletta propria

Pranzo: al sacco. Sosta di un’oretta presso l’ippodromo di Lonigo (preceduta da alcune brevi pause nell’arco della mattinata)

Ritorno: tardo pomeriggio (18:30 circa a Sossano)

Quota di partecipazione: 3 € i soci, 6 € i non soci comprensiva di assicurazione.
Alla quota di partecipazione sono da aggiungere: 7 € per l’ingresso con visita guidata a Villa Fracanzan Piovene di Orgiano e 7 € per l’ingresso a Villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo. Il prezzo così indicato s’intende per un gruppo di almeno 15-20 partecipanti. Per questo è necessario confermare via email la vostra presenza (paolo.strazzabosco@tuttinbici.it); pagamento in loco.
L’accompagnamento guidato con spiegazione, durante il corso dell’escursione, e la visita dall’esterno di alcune ville, sono gratuiti

Accompagnatore ed informazioni: Francesca cell. 349 4070272 e Giampaolo cell. 331 1063959

Iscrizioni: in sede FIAB (via Borgo Scroffa 22 c/o Oratorio Araceli) giovedì dalle 20:45 alle 22:00 o presso la Libreria Galla, Corso Palladio, Vicenza. In alternativa, direttamente a Sossano, la mattina del 11 giugno, dalle 9:00 in poi

Limite iscritti: nessun limite (ingresso alle ville al prezzo indicato per gruppi di almeno 15-20 partecipanti)

Raccomandazioni: bici in buono stato generale, gomme gonfie, bambini accompagnati da genitori/adulti responsabili. Consigliamo vivamente l’uso del casco. Si invitano i partecipanti a portare con sé un lucchetto per chiudere le biciclette finché visiteremo le ville di Orgiano e Bagnolo.
Si raccomanda la puntualità in quanto la visita a Villa Fracanzan è prenotata per le ore 10:30 e quella a Villa Pisani Bonetti per le ore 12:30.

Questa non è un’iniziativa turistica organizzata né una manifestazione sportiva bensì un’attività sociale, culturale e ambientale rivolta ai soci e svolta per il raggiungimento degli scopi statutari dell’associazione.

L’organizzazione declina ogni responsabilità.