L’associazione FIAB Vicenza, che si occupa di mobilità sostenibile da oltre 25 anni in città, trova sconcertanti alcune dichiarazioni dell’Assessore alla mobilità Claudio Cicero.
L’ultima pubblicata oggi sulla rimozione dei dossi lungo gli assi principali della circonvallazione interna. Incredibile una delle motivazioni pubblicata: “per fare in modo che ciclisti e pedoni attraversino con più attenzione!”. Si tratta crediamo del primo caso al mondo in cui una amministrazione spende soldi pubblici (100.000 euro) per rendere coscientemente la città più pericolosa, sapendo con certezza che ritorneranno ad aumentare i casi di investimenti mortali di utenti a piedi e in bici che in quelle strade erano sicuramente più numerosi prima degli attraversamenti rialzati.
Ma questa è solo l’ultima decisione e dichiarazione che lascia a bocca aperta. Mettiamo a confronto altre sue due dichiarazioni, una pubblicata il venerdì 23 novembre e una domenica 25 novembre. La prima afferma che le regole valgono per tutti, quindi i ciclisti vanno severamente multati se vanno troppo veloci lungo le vie pedonali della città, mentre la seconda che ritiene immorale mettere un autovelox in viale del Sole perchè serve solo per fare cassa.
L’associazione non mette in discussione che anche i ciclisti devono rispettare le regole, infatti da anni (possiamo dire da decenni) insistiamo ad esempio sull’uso dei fanali la notte e sul farsi vedere con giubbini rifrangenti e abbiamo più volte partecipato e promosso campagne sulla sicurezza a partire dalle scuole. Ma sinceramente la scelta di essere forti coi deboli e deboli coi forti, non può portare che ad una città in cui è più pericoloso muoversi per chi decide responsabilmente di lasciare l’auto a casa o per chi semplicemente, per età o situazione sociale, l’auto non può usarla. Se le risorse del comune e della polizia locale sono limitate, come tutti sappiamo, chiediamo che ci venga dimostrata che la priorità per il loro utilizzo è la difesa dai ciclisti in corso Palladio anzichè sanzionare chi corre a 100 all’ora su strade in cui il limite è 50, magari armeggiando con il telefonino. Dimostrarlo non è difficile, basta che ci vengano forniti i numeri: quanti incidenti, feriti e morti sono causati da ciclisti nelle aree pedonali ogni anno e quanti invece pedoni, ciclisti e automobilisti hanno perso la vita o sono stati coinvolti in incidenti lungo gli assi viari delle circonvallazioni interne cittadine, con un confronto agli incroci prima degli attraversamenti rialzati e dopo.
Restiamo interdetti anche dalla proposta per il nodo stazione/alta velocità di cancellare il filobus per trasformare l’area attorno a ridosso del centro in un enorme parcheggio, dimenticando che le auto per parcheggiare lì ci devono arrivare e che le strade non si possono allargare all’infinito. Oppure riaprire Corso Fogazzaro proprio ora che era tornato a nuova vita con molte persone in più che passeggiavano, passavano in bici e facevano acquisti. Davvero 5 – 10 posti auto in più fanno la differenza? O non sarebbe meglio che le persone possano riprendersi lo spazio pubblico? E’ dimostrato in innumerevoli studi che utenti del mezzo pubblico, pedoni e ciclisti sono clienti migliori, più assidui e fedeli dei piccoli negozi di quartiere o dei centri storici, mentre chi è abituato ad usare l’auto si orienta 9 volte su 10 verso i centri commerciali fuori città, e lo faranno sempre, anche se si riaprono strade ora ZTL o aumentano i parcheggi. L’unico modo per dare ossigeno ai centri storici è renderli belli e funzionali per le persone, non per le auto.
Conosciamo le risposte dell’assessore, che più volte ha dimostrato di considerare la mobilità attiva secondaria ed inutile, a differenza di tutti gli altri amministratori d’Europa, per cui preferiamo rivolgerci direttamente al Sindaco Rucco: signor Sindaco, è davvero questa la città che vuole per i suoi cittadini? Una pericolosa distesa di auto senza limiti, senza spazio per i bambini, i pedoni, i ciclisti e senza mezzi pubblici efficienti?
Attendiamo con fiducia la sua risposta