A seguito della lettera di FIAB Vicenza (Caro sindaco che combinate sulle ciclabili) pubblichiamo l’intervento sul Corriere del Veneto dell’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero

 

La promessa è concreta («Li incontrerò a breve»), le rassicurazioni pure («Sarò equilibrato nelle mie decisioni») e però tutto il resto, ovvero le dichiarazioni che rilascia l’assessore alle Infrastrutture, Claudio Cicero, sono dure.
Una su tutte – forse – rende l’idea del suo pensiero quando si parla di ciclabilità, mobilità sostenibile, maggior spazio alle due ruote come richiesto dalla sezione vicentina di Fiab (Federazione amici della bicicletta onlus): «Le strade sono fatte per le auto e se non ci sta la ciclabile, non si fa. Punto». Claudio Cicero risponde (anche) così al presidente di Fiab, Marco Galla, che nei giorni scorsi su queste pagine aveva lanciato un vero e proprio appello all’amministrazione: «Il nuovo assessore ci chiami – aveva detto Galla – vogliamo continuare il dialogo proficuo che c’era con la Giunta precedente anche se i primi interventi ci rendono un po’ spaesati, perplessi. Non siamo talebani della bicicletta».

La tesi portata avanti da Galla è riassumibile così: «Sappiamo che la priorità per Cicero è fluidificare il traffico delle auto–spiega il presidente di Fiab – ma non vorremmo che in virtù di questo scopo a rimetterci siano lo sviluppo della mobilità sostenibile, dal mezzo pubblico alle biciclette». Parole che, di fatto, suonano come una richiesta velata di mantenere e anzi incrementare i chilometri di carreggiate dedicati alle due ruote nella città del Palladio.

Dalla Giunta arrivano risposte su ogni fronte. Innanzitutto su quello del dialogo: «Convocherò presto i rappresentanti di Fiab – afferma Cicero – ho intenzione di incontrarli anche per dire loro di non preoccuparsi, nelle mie scelte ci sarà equilibrio fra tutte le componenti della mobilità come le bici, i pedoni, i bus. Nessuna stortura ma neanche restringimenti puntuali che bloccano le auto». Il riferimento dell’assessore è alla viabilità di viale della Pace, dove si sta ragionando per portare alcune modifiche: «Quel nodo non va bene – dichiara Cicero
– altro che tutto a posto come dice Galla. Sistemeremo l’incrocio con via Fabiani perché il restringimento a una sola corsia blocca le auto». Su via Quadri nessun intervento all’orizzonte («Tutto rimarrà come previsto» dice l’assessore) ma è sull’idea stessa di viabilità che la visione dell’assessore cozza con quella del responsabile di Fiab. «Se pensano che tutti debbano scendere dalla macchina per salire sui bus – sottolinea Cicero – se lo scordino.
Chi ha un’auto deve potersi muovere. Certo daremo alternative come il mezzo pubblico, abbiamo in mente una revisione totale anche dei mezzi, che li vorrei elettrici e più piccoli, ma non chiederò mai a nessuno di lasciare la macchina in garage dopo aver pagato tasse e bollo». Infine, il tema dei park d’interscambio.

Per Galla è la direzione da intraprendere («Si lascia l’auto fuori dal centro e si arriva col mezzo pubblico»), per l’assessore invece «è un ragionamento che non ha alcun senso»: «I parcheggi d’interscambio – è la tesi di Cicero – si fanno nelle città da tre milioni di abitanti, noi siamo grandi come il più piccolo quartiere di Roma. Se abito in periferia devo prendere l’auto per mezzo chilometro per poi salire sul bus per andare in centro? Penso proprio di no.

Il centro vive se ci sono i parcheggi, altrimenti la gente prende l’auto e va nei centri commerciali, che sono attrattivi proprio perché hanno i posti auto comodi ai negozi».

 

da “Il Corriere del Veneto”, 5 luglio 2018 di Gian Maria Collicelli